Come ogni anno, l’inizio della primavera annuncia l’imminente arrivo delle celebrazioni della Pasqua. E come ogni festività che si rispetti, anche questa ricorrenza porta con sé una lunga lista di bontà che, dal nord al sud della Penisola, riempiono le tavole degli italiani, con mille varianti regionali.
Dall’abbacchio alla romana alla torta Pasqualina genovese – che, attenzione, di dolce ha solo il nome –, dal casatiello napoletano ai fiadoni abruzzesi, il Belpaese si conferma un mosaico di squisite prelibatezze. Ma è a una dolce ricetta che spetta il compito di unire l’Italia in un soffice abbraccio: quella della colomba.
Questo morbido lievitato sormontato da una cascata di glassa e mandorle è diventato, insieme alle uova di cioccolato, il simbolo per eccellenza della Pasqua. Una bontà capace di mettere tutti d’accordo, e che proprio non può mancare sulla tavola di queste giornate di festa. E per non farsi trovare impreparati, ecco una breve guida per trascorrere una Pasqua perfetta all’insegna della dolcezza.
La colomba: tra storia, leggende e trovate di marketing
Se sul significato della sua forma, che richiama i valori cristiani della pace e della salvezza, non vi sono certo dubbi, sull’origine della colomba, invece, sono tante le versioni che si rincorrono, tra storia e mitologia.
Una prima leggenda narra che, all’indomani della conquista di Pavia da parte del re longobardo Alboino nel 572, per ingraziarsi i favori del nuovo sovrano, i cittadini confezionarono per lui soffici dolci a forma di colomba, così buoni da spingere il regnante a risparmiare la città, dichiarandola addirittura capitale del neonato regno. Una seconda versione, invece, ambientata intorno al 640, vede protagonista San Colombano, invitato dalla regina Teodolinda a un sontuoso banchetto durante il periodo quaresimale.
Il santo, imbarazzato di fronte a tale opulenza in un momento di penitenza, fece un miracolo davanti ai convitati, trasformando la selvaggina in bianche colombe di pane. Lasciando da parte le leggende, pare che la colomba come noi la conosciamo sia stata “inventata” molto più di recente, negli anni ’30 del Novecento, da una nota ditta produttrice di panettoni, per sfruttare gli stessi macchinari che l’azienda usava per preparare i dolci natalizi. Una trovata di marketing destinata a un grandioso successo.
Tradizione o innovazione?
Caratteristica della colomba è quella di essere un lievitato a base di ingredienti semplici – farina, burro, uova, latte, zucchero, buccia d’arancia candita e mandorle – ma dalla procedura molto complessa, che comprende diversi impasti e lievitazioni.
Alla versione classica, poi, si sono presto affiancate numerose varianti, più o meno creative, che vedono aggiungere all’impasto altri componenti e aromi. Sia che siate del partito tradizionale, sia che preferiate sperimentare nuovi accostamenti e sapori, su Foodracers sono tantissime le pasticcerie e i panifici che offrono questa specialità da portare in tavola a Pasqua o da regalare ad amici e parenti.
Se siete amanti della colomba classica, potete andare a colpo sicuro con Gioia Pasticceria di Mestre, Gallo di Mirano e la Pasticceria Modenese di Carpi, che la propone anche nella variante al pistacchio. Ai canditi preferite il cioccolato? A Udine non c’è che l’imbarazzo della scelta, tra la versione con amarene e cioccolato bianco delle Mille dolcezze e quella al gianduia della Pasticceria Galimberti.
Lievitazione naturale con lievito madre per le colombe “moderne” del Panificio Moderno di Trento e Rovereto – classica, con mela e limone e con cioccolato e caffè – e per quella artigianale con albicocche e glassa alle mandorle della Pasticceria BomBè di Parma. Amate gli accostamenti inediti e sorprendenti? Alla gelateria Pappa Reale di Mantova trovate pane per i vostri denti: albicocca e rosmarino e frollino al cioccolato e sale Maldon sono solo due delle originali proposte da ordinare.
L’uova di Pasqua è Made in Italy
Simbolo di rinascita e vita, le uova, sono un altro degli emblemi di Pasqua. L’usanza di scambiarsi le uova affonda le radici nell’antichità: già Egizi, Greci e Persiani erano soliti donarsi delle uova decorate per celebrare l’arrivo della primavera.
Forse non tutti sanno, però, che l’uovo di Pasqua al cioccolato è nato proprio in Italia all’inizio del ’900, grazie all’intuizione di alcuni mastri cioccolatieri di Torino che crearono un sistema a macchina per modellarli, mettendovi al centro la sorpresa.
E se a Natale l’eterno dilemma è la sfida tra pandoro e panettone, a Pasqua la domanda ricorrente è: fondente o al latte? Su Foodracers potete trovare proposte per accontentare tutti i palati, e magari stupire con qualche idea originale, come le uova ‘spaziali’ e l’uovo di cioccolato rosa Ruby della Pasticceria Regina di Lucca o quelle colorate o con granella pralinata alla nocciola della Pasticceria Al Pozzetto di Cittadella.
Regione che vai, dolce che trovi
Una cosa è certa: per quante portate si siano consumate durante il pranzo di Pasqua, per il dessert ci sarà sempre posto. E non parliamo solo della colomba o dell’uovo di cioccolato, basta dare uno sguardo alla varietà di torte, dolcetti e biscotti che ogni regione porta in tavola per questa ricorrenza... un trionfo di dolcezza dalle Alpi all’Etna!
Impossibile non citare la pastiera napoletana, un friabile guscio di pasta frolla che racchiude un cremoso ripieno di ricotta e grano dall’intenso profumo di fiori d’arancio. Fortunati i lucchesi che la possono ordinare su Foodracers all’Antica Pasticceria I Borghi di Lucca!
Posto d’onore anche per la focaccia veneta o fugassa, un sofficissimo lievitato dal lieve sentore agrumato, ricoperto di croccante granella di zucchero. Dove assaggiarla? Alla gelateria Dolcelisa di Vicenza e alla Pasticceria Treviso di Treviso. La lista poi sarebbe davvero lunga: dalla zambela romagnola alla corona trentina, dal mecoulin valdostano alla resta lombarda, il giro tra le ricette regionali pasquali è un vero e proprio Grand Tour dell’Italia che lascia il dolce in bocca!
Se anche a te è venuta l’acquolina in bocca, corri a ordinare la specialità che non può mancare sulla tavola di Pasqua, tua o di chi ami. Perché, come recita il detto: Natale con i tuoi, Pasqua con… Foodracers!