L’India in tavola: un arcobaleno di sapori vivaci

    Saporita, energetica e colorata, la cucina indiana è famosa in tutto il mondo per l’uso delle spezie. Un arcobaleno dai gusti vivaci e decisi, fatto di ricette che suscitano stupore e curiosità anche tra i palati più esigenti. Ispirata ai principi dell’Ayurveda – una tradizione che ha lo scopo di mantenere la salute, nutrendo il corpo e l’anima – la cultura gastronomica dell’India è estremamente variegata. In un Paese così vasto e plasmato da identità differenti, del resto, non poteva che essere altrimenti. Una ricchezza culturale, questa, che ha dato origine a gastronomie diverse tra loro, tant’è vero che è molto difficile dire quale sia il piatto nazionale indiano.

    Tra le specialità più note troviamo i Samosa – gli stuzzicanti triangoli di pasta fritta ripieni di verdure o di carne – e poi ancora i Dal – le tipiche zuppe di legumi e verdure – e come non citare i Tandoori di carne o pesce marinati nello yogurt. Il nome deriva dal forno utilizzato per la cottura: il tandoori. Piatti tipici come il Chicken Tikka Masala e il pane Naan sono solo alcuni degli alimenti che vengono cotti al suo interno. E in vista del 26 gennaio, festa della Repubblica Indiana, che c’è di meglio di un viaggio a tavola tra le curiosità più sfiziose di questa antichissima tradizione culinaria? Pronti? Si parte!

    La cucina in India: le spezie e il loro uso

    Le spezie sono gli ingredienti fondamentali di ogni preparazione indiana. Ricche di gusto e proprietà benefiche, vengono accostate alle pietanze nei modi più variegati. Tra le spezie più comunemente impiegate troviamo la curcuma, il cumino, il coriandolo e il peperoncino, ma molte ricette prevedono anche l’uso di chiodi di garofano, cannella, cardamomo, noce moscata e zafferano. Un capitolo a parte è sicuramente il curry, utilizzato per condire le varie pietanze, dalle verdure alla carne, passando per il pesce. Il curry deve il suo sapore e il suo colore ad un insieme di spezie noto come masala. La composizione di queste miscele, sapientemente scelte e dosate, è una vera e propria arte da tramandare.

    Credits

    Il pane nella gastronomia indiana

    Parlare di pane indiano è come esplorare un intero continente. Ne esistono di tantissimi tipi, quasi tutti originari delle regioni settentrionali del Paese. Spesso più affine a una focaccia o a una pita, anziché al tipo di pane più consumato in Europa, è costume offrirlo come accompagnamento a preparazioni di carne, ma può anche sostituire il piatto e servire da recipiente. Può essere inoltre ripieno di verdure, legumi, spezie o formaggio. Tra le ricette più famose e apprezzate, impossibile non nominare il Naan, il delizioso pane cotto nel forno tandoori, il Puri, preparato con farina integrale, e infine il Chapati, non lievitato e cotto in una casseruola chiamata tawi.

    Credits

    La tavola in India: dall’ordine delle portate alla riconoscibilità dei piatti

    Un particolare da tenere bene a mente quando scegliamo i nostri piatti preferiti, è solitamente l’ordine di servizio. Ebbene, in questo caso dimenticatelo, perché in India non esiste nulla di tutto ciò! Non ci sono né antipasti, né primi e nemmeno secondi piatti. A fare la differenza, invece, è la combinazione degli ingredienti e il condimento. Elementi così legati alle tradizioni regionali e all’evoluzione sociale e culturale, che per i buongustai indiani è facile, fin dal primo assaggio, riconoscere l’origine, la religione e la casta del cuoco o della cuoca ai fornelli. È possibile assaporare le svariate specialità in una sola portata: il thali. Si tratta di un piatto unico contenente recipienti di piccola e media dimensione in cui vengono servite le pietanze. Queste ultime si completano in una sintonia di gusti e sapori.

    Credits

    Differenze nella cucina indiana

    Le differenze più importanti nella composizione dei piatti sono legate alla zona geografica e alla cultura delle diverse comunità che abitano l’India. Se, infatti, nella credenza indù è proibito l’uso della carne vaccina, nelle ricette tipiche delle comunità musulmane non c’è traccia del maiale. Per gli stessi motivi, oltre che per fattori ambientali, al nord l’uso della carne è generalmente molto più comune che al sud, così come il consumo di pesce è ovviamente più diffuso lungo le coste rispetto alle zone continentali.

    Incuriositi da questo viaggio nella cultura gastronomica indiana? Portare in tavola le prelibatezze più gustose della cucina indiana, anche nella vostra città, non è mai stato così facile e veloce! Non vi resta che ordinare il vostro piatto preferito su Foodracers!

    Credit Cover: Jonatã Puente

    Team di Foodracers

    Team di Foodracers

    Vogliamo diffondere la cultura del buon cibo consegnando ogni giorno milioni di ottime pietanze a domicilio.