Il gusto autentico, quello del vero gelato artigianale italiano. La trasparenza di una lavorazione fatta rigorosamente a mano. Una ricerca continua per offrire, nel rispetto dell’ambiente e dell’economia locale, un prodotto preparato con ingredienti di prima qualità, attento alle tendenze alimentari contemporanee, ma anche testimone della migliore tradizione culinaria del nostro Paese. Tutto questo e molto di più è O.G.G.I., acronimo per Officina Gelato Gusto Italiano.
Una sfida lanciata nel cuore del Friuli da tre ragazzi che in soli cinque anni ha portato questa dolce eccellenza gastronomica tipica della tradizione italiana fino a Santiago del Cile, passando per Barcellona e la Città del Vaticano.
Le ragioni di questo successo? Tanta passione e la voglia di raggiungere nuovi traguardi. “Siamo partiti da Udine, offrendo un gelato senza grassi idrogenati, senza coloranti, senza aromi, privo di conservanti o semi-lavorati, prodotto con le materie prime del nostro territorio, selezionate con cura ogni giorno”, spiega con entusiasmo Andrea Marchettini, fondatore insieme a Fabio Pirioni e al maestro gelatiere Carmelo Chiaramida di O.G.G.I.
Una realtà che vanta già otto “officine”, che ogni giorno producono il gelato in laboratori a vista utilizzando materie prime d’eccellenza, come le nocciole del Piemonte IGP, il pistacchio di Bronte, le mandorle di Avola, il cioccolato di Modica, ma anche e soprattutto ingredienti acquistati da fornitori locali.
Sì, perché O.G.G.I. è anche sinonimo di filiera corta e valorizzazione del territorio.“Siamo stati la prima gelateria ad aderire al progetto Campagna Amica di Coldiretti – racconta con orgoglio Andrea Marchettini – e in tutti i nostri laboratori utilizziamo ingredienti freschi di stagione e a chilometro zero, acquistati tramite questo canale dai singoli produttori!”. Una collaborazione importante, che porta sul banco di ogni “officina” latte e frutta fresca per un gelato mai uguale a se stesso.
“Le ricette sono identiche, ma il gusto può essere diverso. Gli ingredienti freschi che impieghiamo, infatti, variano a seconda della stagione e della zona di produzione”. Il vero gelato artigianale, dunque, come quello di una volta, ma non solo. “Abbiamo pensato anche a chi è intollerante al lattosio e a quanti seguono una dieta vegana – aggiunge Andrea – affinché tutti potessero gustare la bontà dei nostri prodotti.
Per questo abbiamo creato sia i gusti certificati VEGANOK, come il Puro Fondente o il Nocciola, sia una linea di mantecati Lactose Free. Una conquista molto importante è stata, inoltre, la produzione delle nostre creme spalmabili senza latte. Siamo la prima gelateria in questo in Italia. C’è voluto tanto studio e lavoro, ma alla fine ce l’abbiamo fatta!” Un risultato straordinario da festeggiare leccandosi i baffi: dalla spalmabile Nocciola e cacao alla Paolina (crema di arachide salate), fino all’Amarissima per gli afecionados del dark.
C’è dunque l’imbarazzo della scelta nelle officine di O.G.G.I., anche per i più golosi. Un assortimento di gelati dai nomi accattivanti e scherzosi, come il Pulcinella, a base di ricotta fresca, scaglie di cioccolato puro di Modica al pistacchio e scorza di arance. “È il gusto che sin dall'inizio ha creato più scalpore e interesse, e forse è attualmente il più amato, naturalmente insieme al pistacchio”.
“Un altro gelato molto richiesto – continua Andrea – è il Pioggia di Modica, con crema di latte e scaglie di puro cioccolato di Modica. Poi ci sono i gusti più locali, come la Crema al Ramandolo, amato in particolare a Udine, o la Crema all'Uovo, un vero e proprio must per i Bolognesi.”
Paese che vai, gusti che trovi, ma un unico grande amore per questa dolce specialità, che Officina Gelato Gusto Italiano ha portato anche all'ombra della Basilica di San Pietro, raccogliendo persino l’apprezzamento di Sua Santità.
Una storia, questa, iniziata con un evento al quale parteciparono i sindaci delle cento città più importanti al mondo, e che continua oggi con una collaborazione stabile agli eventi organizzati dalla Città del Vaticano. “Abbiamo avuto l’onore di far assaggiare i nostri mantecati a Papa Francesco”, ci confessa Andrea con non poca emozione. “Ha apprezzato in particolare il gusto mele e cannella!”.
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