È una delle tendenze culinarie del momento e uno dei modi più semplici per gustare e conoscere un territorio e le sue tipicità. Stiamo parlando dello street food che, secondo l’autorevole definizione della FAO, raccoglie quella categoria di alimenti e bevande venduti pronti e pensati per un consumo veloce e immediato, da mangiare cioè in piedi, passeggiando o al massimo appoggiati a un tavolino di fortuna.
Altra caratteristica del cibo di strada è quella di essere venduto – e spesso anche preparato – in chioschi e banchetti, ma anche in furgoni e carretti ambulanti, anche se sono sempre più i locali e i ristoranti che si sono oramai specializzati nella preparazione di queste leccornie.
Lo street food, infatti, non va confuso con il fast food, con il quale condivide solo il fatto di essere considerato un pasto veloce. Il cibo di strada è profondamente legato alla tradizione gastronomica del luogo in cui nasce, identificando ed esaltando il territorio e la tradizione.
Un po’ di storia: passato umile, futuro gourmet
L’usanza di cucinare il cibo per strada ha origini molto antiche: già al tempo degli Egizi nel porto di Alessandria vi era l’abitudine di friggere il pesce per poi venderlo nelle vie della città, tradizione poi adottata in Grecia e passata anche ai Romani.
Negli scavi di Ercolano e Pompei, per esempio, sono stati rinvenuti i resti di diversi thermopolia, luoghi di ristoro strutturati come un locale di piccole dimensioni aperto sulla strada e munito di un bancone in muratura, dove si servivano bevande e cibi caldi.
Nato come cibo povero dall’esigenza di sfamare il popolino a basso costo, lo street food ha oggi abbandonato le sue umili origini, diventando espressione dell’identità e della tradizione culinaria locale più autentica, puntando tutto sulla qualità e su proposte sempre più raffinate.
Tutti pazzi per la pizza
Lo street food Made in Italy più celebre, in patria e all’estero? Senza dubbio la pizza! La curiosità che riguarda questa specialità partenopea è che in origine veniva venduta ai passanti direttamente dalle finestre delle botteghe dei fornai, tanto che il protocollo della pizza napoletana raccomanda che sia abbastanza morbida da poter essere piegata a portafoglio e gustata “in miezz’a via”.
Per assaporarla a casa, invece, proprio come appena sfornata, Lo Spicchio di Cremona ha ideato il metodo della doppia cottura. Una volta ricevuta, la pizza va inserita nuovamente in forno e fatta cucinare per altri sette minuti.
E sempre per restare in tema di pizza gourmet, ecco due altre chicche: le pizze tonde cotte in teglia con impasto a lunga lievitazione di lievito madre de I Due Gatti di Parma e quelle tonde o in pala, classiche o contemporanee, della pizzeria Fantasy di San Donà di Piave, preparate con farina di frumento macinato a pietra bio. Proposte così singolari da meritare ai tre locali una menzione nella guida del Gambero Rosso “Street food 2021. Il cibo di strada mangiato e narrato”.
Da un’evoluzione della pizza nasce invece il Trapizzino, una tasca di pasta chiusa sui lati e farcita con le specialità “da tegame” della cucina tradizionale romana. Dove gustarla? A Roma, Milano, Torino, Firenze, New York e… Trieste, comodamente a casa propria, grazie a Foodracers.
Gli street food più famosi
Nella lista degli street food più amati dagli italiani non possono certo mancare focacce e tramezzini, di mille tipologie e varianti, in equilibrio tra tradizione e innovazione. Alcune idee?
Le speciali focacce romane del Panificio Moderno di Trento, preparate ogni giorno con i prodotti migliori che la stagionalità mette a disposizione, i tramezzini di InTramezzo di Mestre, ideali per un aperitivo gourmet in perfetto stile veneziano, e quelli sofficissimi di Ugo Grill di Cremona, che offre anche la possibilità di personalizzare il proprio panino con gli ingredienti preferiti.
E se prende quell’incontenibile e improvvisa voglia di fritto? Ecco le irresistibili polpette di Rumori Strani di Treviso o i panzerotti, la pizza fritta e le verdure pastellate di Frittoloso di Conegliano. Chiudiamo questa carrellata di ghiottenerie con le specialità a base di polenta di Da 30 Polenta di Brescia – come il Polenburger, il Polentoast o gli stick di polenta – e le golose patate ripiene di Batata di Pavia.
Le più golose specialità regionali
Se poi ci addentriamo alla scoperta delle singole tipicità regionali, la lista di bontà da provare rischia di essere davvero lunga. Partiamo con una specialità della val Tidone, i Batarò, panini croccanti fuori e teneri dentro, preparati da Punto G di Piacenza.
Continuiamo con pucce, panzerotti e pasticciotti pugliesi dell’Ambasciata di Puglia di Forlì, con il frico di FricoGourmet di Udine, le tigelle di Mama Bottega e Piaceri e gli arrosticini di Meat & Co di Parma. Per concludere in dolcezza, niente di meglio dei cannoli siciliani della Cannoleria, sempre a Parma.
Cucina etnica, mon amour
Impossibile parlare di cibo di strada senza oltrepassare i confini italiani e fare un salto all’estero, che ci regala alcune delle ricette più famose e apprezzate in ogni parte del globo: burritos e tacos messicani – da ordinare da Calavera Rapido di Biella –, empanadas argentine – consigliatissime quelle di La Empanaderia di Lodi e Que quilombo! di Udine –, pita e gyros greci e il kebab, preparati rispettivamente da Zante di Cremona e da Mediterranea Kebab di Treviso.
Altre prelibatezze da provare? Le specialità balcaniche di carne alla griglia dell’osteria Rudnik di Vicenza – tra cui i celebri Ćevapčići, polpette di macinato speziato, e i Ražnjiči, spiedini di carne mista –, le bontà libanesi di Baladì grill di Parma, quelle georgiane di DedasPuri di Pavia e, sempre nella città lombarda, le Wok personalizzabili di King of Wok, da comporre a piacere scegliendo tra oltre 20 ingredienti.
Dal nord al sud della Penisola, passando per l’America Latina e l’Oriente, lo street food rappresenta il meglio della tradizione, senza nulla da invidiare alla cucina gourmet. Per averne un assaggio ordina subito la specialità che più ti ha incuriosito su Foodracers e preparati a viaggiare per le strade d’Italia e del mondo!
