Viaggio nell’estate italiana: dalla forchetta alla città!


    Estate, tempo di vacanze. Una stagione, quest’anno, un po’ diversa dal solito, all’insegna soprattutto delle gite fuori porta e dei weekend dedicati al relax. L’estate 2020 è italiana, anzi italianissima. Al mare o in montagna, nelle piccole città, per ritrovare con serenità quella grande bellezza dalle infinite e meravigliose sorprese, ma anche – è inevitabile – del gusto che ci piace tanto.

    Il gusto per il paesaggio, il territorio e la cultura a tutto tondo, dall’arte alla tavola per vivere esperienze uniche e da veri locals. E del resto, come non farsi sfuggire la possibilità di assaggiare per la prima volta o riscoprire (per i veri foodies) alcune delle più sfiziose specialità regionali del nostro Paese?

    Eccoci allora pronti a partire per un itinerario in 7 tappe, dalle Alpi agli Appennini, dalla pianura alla collina, dall’antipasto al dolce, dalla forchetta alla città!

    Vicenza: combinazione di sapori lontani

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    Antiche ville e palazzi, scorci suggestivi e il dolce paesaggio dei Colli Berici. Vicenza è una città dall’estetica e dai gusti sopraffini. Una miscela unica che combina ingredienti venuti da lontano, dalla maestosa bellezza dell’antica Roma, reinterpretata nelle opere del geniale architetto rinascimentale Andrea Palladio, alle origini scandinave del piatto simbolo di questa città: il baccalà.

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    Ebbene sì, perché si narra che questa specialità sia nata in seguito al naufragio della spedizione guidata dal capitano veneziano Pietro Querini nelle isole Lofoten a largo della Norvegia. Era il 1431, e tornando a casa, il capitano portò con sé il prodotto tipico di quelle terre, ovvero lo stoccafisso. Il resto è storia. Tra le diverse versioni di questa specialità noi vi consigliamo la variante estiva e molto glam di Cliòn Bristrò: i coni di baccalà mantecato!

    Biella: la ricetta della creatività

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    Nel cuore del Piemonte, la città della lana, un tempo nota come la Manchester d'Italia, è stata eletta nel 2019 dall’UNESCO “Città creativa per le arti popolari e l’artigianato”. Una realtà dalla forte storia industriale che mescola sacro e profano, dalle vecchie fabbriche alle meraviglie del santuario di Oropa fino al centro medievale del Piazzo e alle bellezze paesaggistiche dei dintorni.

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    Una città in fermento che vuole smettere i panni del brutto anatroccolo piemontese e indossare le vesti del cigno pronto a spiccare il volo. Uno spirito di rinnovamento che ben si abbina alla rivisitazione di un classico della gastronomia locale, il vitel tonnè. Mai provato in versione sandwich? Alla panineria gourmet La Farcia, si può fare! Basta scegliere il panino Ellero, con vitello cotto rosa, salsa tonnara, pomodoro e lattuga!


    Lucca: il gusto della tradizione

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    Una città incantata, cinta da mura possenti, antiche e intatte. Detta anche “città delle 100 chiese”, Lucca vanta torri e campanili, palazzi rinascimentali, vicoli, strade e spazi urbani che si perdono nel tempo, come la piazza dell’anfiteatro, nata sulle rovine dell'antico anfiteatro romano.

    Crocevia tra le valli appenniniche, Pisa e il mare della Versilia, Lucca stupisce con la sua atmosfera genuina e decisa, vivace e fiera. Caratteri, questi, che ritroviamo anche in una delle preparazioni toscane più amate: la pappa al pomodoro.

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    Una ricetta apparentemente semplice, a base di pomodoro, pane toscano e olio extra vergine di oliva, nella quale, più che mai, conta la qualità degli ingredienti: una vera e propria sinfonia culinaria. A Lucca, la trovate anche nel menù del ristorante Il mecenate!

    Parma: delizie d’eccellenza

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    Tra le colline ai piedi degli Appennini con i suoi castelli e il fiume Po, Parma è tra i luoghi simbolo della gastronomia italiana e capitale della cultura 2020. Una città ricca di capolavori artistici, spaziose aree verdi, piccoli e grandi tesori di epoche diverse, dal duomo al palazzo della Pilotta, fino alle creazioni contemporanee e instagrammabili a pochi chilometri dal centro, come il labirinto della Masone.

    Tutto qui parla di eccellenza, e dall’arte alla cucina il passo è breve.
    Formaggi, salumi, paste ripiene e preparazioni cotte al forno, a Parma sulla cultura gastronomica non si scherza. Tra le specialità parmensi più amate, troviamo i tortelli di erbette. Un primo piatto mitico, semplice e gustosissimo!

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    Noi vi consigliamo di provare quelli del Ristorante Da Mat, ripieni di ricotta e spinaci, chiusi al momento e serviti come da tradizione: "foghè in t al buter e
    sughè col formaj"

    Bergamo: oltre la polenta c’è di più

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    Unita e divisa tra antico e moderno, Bergamo è un piccolo tesoro che sempre più italiani stanno scoprendo. Una città con due anime, quella alta – medievale e rinascimentale, protetta dalle mura veneziane – e quella bassa – vivace centro contemporaneo - collegate tra loro da funicolari. Da sempre un ponte tra culture, Bergamo ti rapisce con i suoi panorami suggestivi e una cucina schietta.

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    La polenta, ovviamente, qui la fa da padrona, ma c’è molto, molto di più! Grande classico bergamasco sono i casoncelli, i tipici ravioli farciti con carne di maiale o di manzo, solitamente conditi con burro e con erbe e spezie locali. A Bergamo bassa li trovate anche nel menù dell’Osteria Risi.Co: rigorosamente fatti a mano!


    Gorizia: tre culture gastronomiche in un sol boccone

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    Città di confine tra Italia e Slovenia, Gorizia è sempre stata influenzata nei secoli dall’incrocio tra diverse civiltà. Storie e leggende di incontri e scontri, rendono questa città unica e affascinante. Arroccato su un colle, l’antico castello vigila ancora sul centro storico, dove convivono architetture medievali, barocche e ottocentesche, parchi e giardini, a poca distanza dai vigneti del Collio e dai borghi incantevoli che punteggiano la pianura fino al mare.

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    Qui la cultura gastronomica è molto ricca e varia e deriva dall’incontro tra le tradizioni culinarie mitteleuropee, friulane e quella tipica della Venezia Giulia. E tra i piatti più noti di questo territorio, come non citare la golosissima lubianska: due fettine di vitello o di lonza di maiale farcite con prosciutto e formaggio a pasta fusa, impanate e fritte. A Gorizia, noi vi consigliamo quella del Bar Venezia Giulia!


    Trento: picchi di dolce golosità

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    Incastonata nel cuore delle Alpi, crocevia tra l’Europa del Nord e il Mediterraneo, Trento stupisce con la sua atmosfera di raffinata semplicità. Dal maestoso Castello del Buonconsiglio al salotto buono della città, la meravigliosa Piazza del Duomo, con i suoi palazzi affrescati e la fontana del Nettuno, fino al Doss Trentino, lo sperone roccioso da dove godere di un panorama sorprendente.

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    Sorprendente è anche la tradizione culinaria trentina, plasmata da culture diverse e fondata su prodotti del territorio dalla qualità altissima. È il caso delle mele trentine, ingrediente fondamentale – insieme a pinoli, uvetta e cannella – di un golosissimo dessert apprezzato in tutto il mondo: lo strudel! A Trento lo trovate anche nel menù del ristorante Birreria Forst!

    Team di Foodracers

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