Siamo abituati a pensarla come culla della civiltà e del pensiero occidentali, ma l’antica Grecia ci ha lasciato anche un’altra eredità, più tangibile e universalmente apprezzata: la cucina mediterranea.
Una gastronomia apparentemente semplice, perché basata su ingredienti “poveri” ma estremamente ricchi di gusto: olio di oliva, verdure, carne di agnello, pesce e formaggi, sapientemente accostati e insaporiti dalle giuste spezie, danno vita a ricette che conquistano il palato per la loro genuina squisitezza.
Venite con noi a tuffarvi nella tradizione culinaria greca, per un’immersione nei sapori più tipici del Mediterraneo!
Un po’ di storia
Secoli fa, quando ancora i popoli dell’area mediterranea consumavano cibi prevalentemente crudi o cotti in maniera molto semplice alla brace, i Greci potevano già vantare una gastronomia piuttosto elaborata, presto apprezzata dagli stessi Romani che portarono nella Città Eterna diversi cuochi ellenici.
L’importanza quasi sacrale della cucina per i Greci è testimoniata anche dal culto di Adefagèa, la dea della gastronomia, e dal fatto che già a partire dal II secolo a.C. per diventare cuoco bisognava frequentare due anni di accademia.
Nel corso dei secoli la cultura culinaria ellenica si è poi arricchita di numerose altre influenze, da quella bizantina alla turca, dalla veneziana alla genovese, introducendo nuove invitanti sfumature di gusto.
A tavola: portate e usanze
Diversamente da come siamo abituati in Italia, non esiste il concetto di primo e secondo piatto. Il pasto si apre con una carrellata di antipasti, chiamati mezedes, che si possono presentare come piccoli assaggi alla stregua delle tapas spagnole o come salsine da gustare con il pane.
Le mezedes sono solitamente accompagnate dall’Ouzo, un’acquavite aromatizzata all’anice e servita allungata con acqua a mo’ di aperitivo, e che ha il pregio di stimolare l’appetito. Dagli antipasti si passa direttamente al piatto principale, chiamato merida, a base di pesce, carne o verdure, mentre insalate e formaggi sono considerati contorni o antipasti.
A chiusura, non può mancare un buon dessert: la pasticceria greca è molto rinomata e celebre per un consistente utilizzo di zucchero e miele. Astenersi palati sensibili al troppo dolce.
Le ricette greche più tipiche
Quali sono le specialità greche da assaggiare almeno una volta nella vita? Partiamo con il piatto nazionalpopolare per eccellenza, la Moussaka: una sorta di pasticcio a base di melanzane e patate, ragù di carne e abbondante besciamella, praticamente un incrocio tra le nostre lasagne e la parmigiana di melanzane.
Continuiamo con la pita, il pane dalla caratteristica forma piatta e rotonda, che non può mancare mai in tavola. La pita è anche protagonista di un piatto molto amato, il Gyros, il più famoso street food greco, molto simile al kebab, farcito di carne di maiale cotta su lunghi spiedi.
Molto apprezzata anche la carne di agnello, utilizzata sia nello Giouvetsi, un piatto tradizionale a base di pasta e spezzatino cotto nella salsa di pomodoro, che nei tipici Souvlaki, spiedini che alternano carne a verdura grigliata.
Menzione a parte per la feta, formaggio prodotto con latte di pecora e capra e fatto stagionare in salamoia – da cui ricava il tipico gusto salato –, declinato in mille varianti: la ritroviamo come ingrediente principe della Horiatiki, la celeberrima insalata greca, o come farcitura degli Spanakopita, fagottini di pasta fillo ripieni di spinaci, e delle Tiropitakia, sfogliatine triangolari proposte come antipasto.
Per concludere il pasto
Dulcis in fundo, ecco serviti in tavola i migliori dolci della pasticceria ellenica: Kataifi, dolcetti di pasta fillo ripieni di noci, mandole e miele, la Baklava, torta sciropposa composta di strati di pasta fillo alternati a frutta secca e miele, aromatizzata con cannella, chiodi di garofano e arancia, e Loukoumades, palline fritte ricoperte di miele.
Per concludere il pasto come un vero ellenico, non resta che assaggiare il caffè greco, una versione molto più diluita dell’espresso italiano, molto più simile al caffè americano o a quello turco. Una bevanda da gustare senza fretta, meglio se in compagnia, tanto d’estate che d’inverno, in perfetto mood greco.
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