Parma, la capitale della Food Valley

    Nel 2015 ha conquistato il titolo Unesco di “Città Creativa per l’Enogastronomia”, nel 2020 quello di Capitale Italiana della Cultura, ma per tutti, in patria come all’estero, è conosciuta come centro indiscusso della Food Valley. Cuore pulsante di un territorio dalla secolare vocazione gastronomica e città di aristocratiche tradizioni artistiche e musicali, Parma conquista per questa sua doppia anima, gaudente e intellettuale al tempo stesso.

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    Qui l’amore per la buona tavola va di pari passo con quello per la cultura, e una visita alla città e i suoi dintorni non può dirsi completa senza un assaggio alle specialità che l’hanno resa celebre in tutto il mondo. Formaggi e salumi straordinari, vini dagli aromi inconfondibili e specialità di street food – da provare anche in occasione di un festival di cibo da strada molto apprezzato e frequentato – si accompagnano a meraviglie dell’architettura, capolavori della pittura e templi della musica classica. Un trionfo di sapore e bellezza in tutti i sensi, per la gioia di occhi e palato!

    Le eccellenze enogastronomiche

    Il territorio parmense vanta la paternità di alcuni prodotti agro-alimentari di altissima qualità e per questo noti anche oltre i confini italiani. Partiamo da lui: sua maestà il Parmigiano Reggiano. Soprannominato "il Re dei Formaggi" per le sue speciali peculiarità produttive e nutrizionali, viene ancora prodotto con metodi artigianali, esclusivamente con latte crudo, caglio e sale. Consigliato anche in gravidanza, ai bambini e a chi pratica sport, è un ingrediente insostituibile in cucina, capace di dare quel tocco in più a ogni ricetta.

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    Non da meno è il Prosciutto Crudo di Parma, tra i salumi più amati, in Italia e all’estero. Il suo segreto? Oltre alla qualità della materia prima, le particolari condizioni climatiche che ne permettono una stagionatura naturale e gli donano la caratteristica dolcezza che lo contraddistingue. Altra vera e propria prelibatezza è il Culatello di Zibello, ottenuto da una porzione molto pregiata della coscia del maiale, lavorata come un tempo, senza alcun ausilio tecnologico. Anche in questo caso, il particolare microclima dona a questo insaccato un sapore unico, che alcuni definiscono “l’aroma della nebbia”.

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    Ma una menzione d’onore spetta anche agli altri salumi dei colli, tra cui il Salame di Felino, la Spalla Cotta di San Secondo, la Coppa, la Pancetta, il Fiocchetto, la Mortadella e lo Strolghino. Infine bisogna ricordare i vini della provincia di Parma, dalla Malvasia allo Chardonnay, dal Pinot bianco, grigio e nero al Sauvignon, passando per Cabernet – Franc e Sauvignon –, Lambrusco e Merlot, fino al Rosso Colli di Parma.

    I migliori indirizzi del gusto

    Come e dove gustare, o ancora meglio, dove ordinare, queste leccornie? Il primo consiglio è quello di provare un buon tagliere di salumi locali, come quelli proposti dalla risotteria dai C’Andema – composti da Prosciutto Crudo di Parma, Coppa e Pancetta Piacentina, Salame di Felino e Mortadella – e Da Mat, che oltre i salumi offre anche taglieri di Parmigiano Reggiano 24 mesi.

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    Altro modo originale per gustare i capolavori dell’arte norcina e casearia locale è quello di gustarli con la pizza. Dal Teo ne propone moltissime varianti, dalla Pancetta, Parmigiano e Aceto Balsamico alla Culaccia, stracchino e carciofi, mentre Coco’s, specializzato in pizze cotte in teglia, croccanti fuori e soffici dentro, prepara un’originale versione della pugliese che affianca cipolla e Parmigiano. E che dire della San Secondina che prepara Da Luca: una margherita con cipolle, Spalla Cotta e scaglie di Parmigiano.

    Per ritornare in tema di street food, come dire di no a una morbida focaccia con Culatello di Zibello e Parmigiano Reggiano fuso della Pizzeria Trattoria 183, o a un burger con Strolghino, Spalla Cotta di San Secondo, taleggio di fossa, cipolla rossa caramellata, maionese al cumino e insalata di Meet Hamburger Gourmet? O ancora, come resistere alle tigelle di Mama Botega e Piaceri che abbinano i migliori salumi DOP e IGP del territorio a un’altra chicca locale, il Parmigiano Reggiano DOP 30 mesi? Una tira l’altra!

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    I musei del Cibo

    Altro modo per assaporare il territorio parmense è quello di visitare i Musei del Cibo della provincia di Parma, un circuito dedicato ai tesori del gusto della Food Valley con l’obiettivo di promuovere e conservare tradizioni enogastronomiche ormai entrate a far parte del patrimonio nazionale.

    La rete dei Musei comprende il Museo del Parmigiano Reggiano a Soragna, quello del Vino a Sala Bagagna, quello della Pasta e quello del Pomodoro, altre produzioni tipiche della zona, a Collecchio, il Museo del Prosciutto di Parma a Langhirano, del Culatello di Zibello a Polesine Parmense, del Salame di Felino nell’omonima località e, ultimo nato, il Museo del Fungo Porcino di Borgotaro. Otto tappe di un itinerario capace di coinvolgere tutti i sensi.

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    Capitale della Cultura

    Tornati in città, è d’obbligo un tour al centro storico di Parma, vero scrigno di tesori dell’arte e dell’architettura, a partire da piazza del Duomo, uno degli scenari medievali più suggestivi d’Italia.

    La Cattedrale, mirabile esempio di Romanico lombardo, che custodisce i bassorilievi di Benedetto Antelami e gli splendidi affreschi del Correggio, è affiancata dal battistero di San Giovanni, struttura ottagonale in marmo rosa di Verona e uno dei monumenti più significativi del passaggio dal Romanico al primo Gotico. Subito dietro piazza del Duomo si incontra il complesso monastico di San Giovanni Evangelista che comprende, oltre la chiesa, per la cui decorazione interna fu chiamato il Parmigianino, anche il convento e la storica spezieria.

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    Da visitare poi il palazzo della Pilotta – complesso monumentale che comprende la Galleria Nazionale di Parma, il Museo Archeologico Nazionale, la Biblioteca Palatina e il Teatro Farnese –, il monastero di San Paolo, affrescato dal Correggio, e piazza Garibaldi, in cui svetta la suggestiva Torre dell’Orologio.

    E come se non bastassero già tutte queste attrattive, nel 2020 Parma si è anche aggiudicata il titolo di Capitale Italiana della Cultura, poi prorogato anche nel 2021, grazie a un progetto innovativo che coniuga storia, tradizione e modernità e sviluppato attorno allo slogan “La cultura batte il tempo”, a sottolineare le tante anime che hanno dato vita alla Parma di oggi.

    Siete pronti a perdervi tra gli itinerari culturali e quelli dei sapori di Parma? Dai salumi tipici allo street foood, passando per vini e formaggi dalle antiche origini, grazie a Foodracers potrete immergervi nella migliore tradizione gastronomica locale!
    Team di Foodracers

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